Cosa succede alla seconda consultazione?
In genere, la seconda visita serve a completare la diagnosi. Anche se il problema è sufficientemente chiaro durante la prima visita, è necessario, a scopo di documentazione, disporre di radiografie, modelli e foto. In altre parole, tutte le informazioni necessarie per una diagnosi definitiva. Inoltre, grazie all'impronta presa in questa occasione, è possibile realizzare direttamente l'apparecchio dentale che verrà poi indossato dal paziente.
È possibile provare dolore o fastidio durante questa documentazione iniziale?
1. Le foto
L'ortodontista scatta foto dei denti e del viso per registrare il punto di partenza.
2. I raggi X
I raggi X emettono una quantità relativamente piccola di radiazioni. Tuttavia, è preferibile limitarne l'uso. In generale, sono necessarie due radiografie: una dei denti (una radiografia panoramica) e una della testa in proiezione laterale, per distinguere il profilo e l'armonia della mascella.
3. Impronte digitali
Le impronte convenzionali possono causare un certo disagio, poiché sono realizzate con una pasta che deve rimanere in bocca per diversi minuti, generando sensazioni spiacevoli. L'ortodonzia moderna offre oggi la possibilità di produrre impronte digitali che favoriscono una riproduzione ancora più accurata.
L'ortodonzia si sta gradualmente modernizzando.
Come funziona il trattamento?
Primo passo: generare impronte per raccogliere i dati necessari.
Seconda fase: installare l'apparecchio (fisso o rimovibile).
Quanto tempo devo aspettare prima di utilizzare l'apparecchio?
Una volta prese le impronte, la produzione degli apparecchi richiede dalle due alle quattro settimane, sia che si tratti di apparecchi fissi che rimovibili. In seguito, la frequenza delle visite di mantenimento varia a seconda dell'apparecchio scelto. Nella maggior parte dei casi, all'inizio del trattamento, le visite si svolgono una volta al mese. Più la terapia progredisce, più diventano frequenti.
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