Qual è la differenza tra un ortodontista e un dentista?
Prima ancora che il paziente si sieda nella sala di consultazione, l'ortodontista si è già fatto una prima idea della situazione. Poiché l'obiettivo è quello di rendere il sorriso più attraente, una semplice osservazione del viso permette di fare una valutazione del caso.
Un buon ortodontista è quindi in grado di fare una prima diagnosi ancor prima che il paziente apra la bocca. Questo perché i denti formano un tutt'uno con il resto del viso e non sono gli unici interessati dal lavoro ortodontico. Per questo motivo, la principale rivista per ortodontisti è la "Revue d'orthopédie dento-faciale".
L'ortodontista deve quindi saper analizzare l'esterno prima di trattare l'interno. In sintesi, l'ortodontista procede come segue: partendo dall'esterno, va all'interno per definire il problema. Quindi osserva l'interno (i denti) e l'esterno (il viso) per prescrivere un trattamento adeguato.
Cosa fa un ortodontista?
L'unico obiettivo di un ortodontista non dovrebbe essere quello di allineare i denti. Questa visione della professione era molto in voga negli anni '60 e '70, ma oggi è indispensabile che gli ortodontisti tengano conto delle problematiche del sorriso. L'allineamento dei denti non è più fine a se stesso. Ciò che conta ora è l'armonia complessiva del viso.
A differenza dei dentisti, gli ortodontisti curano raramente le carie, eseguono solo occasionalmente estrazioni e non applicano protesi.
Questi interventi non sono il fulcro della sua specializzazione.
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